NEONATI PREMATURI: I 18 anni della TIN dell’Ospedale Evangelico Villa Betania

Sabato 8 giugno a Città della Scienza, si svolgerà la Festa della Vita. Un convegno e tanta animazione tra medici, infermiere, famiglie e bambini, per celebrare il compleanno della Terapia intensiva neonatale di Villa Betania.

1200 bambini prematuri, di peso tra i 500 e i 1500 grammi e al di sotto di 30 settimane di età gestazionale, che oggi sono bambini e adolescenti sani. E’ questo il risultato più grande raggiunto dalla Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’Ospedale Evangelico Villa Betania nei primi 18 anni di attività. Nata agli inizi del 1995 e oggi inserita nell’ambito del Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale, si colloca ai primi posti, nella Regione Campania, per numero di parti, per bassa percentuale di tagli cesarei, per numero di gravidanze a rischio e per numero di neonati pretermine al di sotto di 1500 grammi e patologici.

Per celebrare questo anniversario la Fondazione Evangelica Betania e l’Ospedale Villa Betania hanno organizzato “La Festa della Vita”, sabato 8 giugno dalle ore 9.30 a Città della Scienza, un’occasione per incontrare gli “ex-piccoli” pazienti, i loro familiari, i medici e le infermiere che in questi anni hanno lavorato nel reparto della Tin. “Con questa festa – afferma il Vice Presidente dalla Fondazione Evangelica Betania Luciano Cirica – vogliamo ripercorrere la nostra storia, fatta soprattutto di emozioni, di ricordi e di esperienze indimenticabili. Ma vogliamo anche incontrare la nostra grande famiglia della TIN e, insieme ai genitori e agli specialisti, cercare di raccogliere idee e suggerimenti per migliorarci e per rendere i futuri prematuri ancora più sicuri”.

La TIN dell’Ospedale Villa Betania è una “eccellenza” riconosciuta e apprezzata a livello regionale e nazionale, un punto nascita di III livello che copre un bacino di utenza di oltre 400 mila abitanti. Nel reparto di Neonatologia, con 20 posti letto, oltre alle attività di Terapia Intensiva c’è il reparto di Patologia Neonatale che attraverso un servizio di Day Hospital, segue lo sviluppo dei bambini una volta dimessi. “Il follow-up è molto importante – afferma Francesco Messina, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neonatologia e Tin dell’Ospedale – perché permette di intervenire precocemente sui bambini, in caso di eventuali problemi, nonché di aiutare i genitori, fornendo loro assistenza diretta o un’informativa sulla “rete” di specialisti presenti sul territorio”.

Nei 18 anni di attività, a fronte di circa 30mila nati, sono 9.000 quelli trattati dalla TIN dell’Ospedale Villa Betania che negli ultimi anni ha raggiunto successi insperati, quali la sopravvivenza di neonati estremamente immaturi e di bassissimo peso (87%), riducendo così la mortalità neonatale, ancora oggi una “piaga” della nostra Regione. Il supporto di avanzate tecnologie ha cambiato lo scenario dell’assistenza perinatale. Dai ventilatori per l’assistenza personalizzata non invasiva alla profilassi prenatale, dalle moderne incubatrici che riducono lo stress termico agli ecografi sofisticati per analisi incruente, fino all’uso della ipotermia attiva (in cui l’Ospedale Villa Betania è stata ed è all’avanguardia) che permette, riducendo la temperatura del corpo, di ridurre/annullare eventuali danni cerebrali. “Oggi si nasce più sicuri e si può crescere meglio” – continua Messina – “Occorre però accompagnare lo sviluppo tecnologico dei reparti con una capacità organizzativa che permetta di razionalizzare la rete dei punti nascita regionali, spesso troppo piccoli e non attrezzati per l’emergenza e sempre alle prese con sovraccarico di ricoveri per le gravidanze patologiche, superiore ad ogni aspettativa ed alle possibilità organizzative ed assistenziali attuali del Dipartimento materno-infantile. Mentre occorrerebbe investire di più verso quelle strutture che, per organizzazione e tecnologie, possono garantire al meglio il benessere della coppia madre/bambino prematuro nonché, in ambito Dipartimentale, possono garantire la migliore interrelazione tra tutti gli attori del processo assistenziale al parto (Ostetriche, Ginecologi, Neonatologi, Infermiere Pediatriche, Anestesisti)”.

L’evento in programma sabato 8 giugno presso Città della Scienza consta di due momenti: un convegno e una giornata di animazione per i bambini. Il convegno sarà aperto, alle ore 09,30 dal Presidente della Fondazione Evangelica Betania Sergio Nitti, del Direttore Generale Ospedale Evangelico Villa Betania, Pasquale Accardo e dall’on. Raffaele Calabrò, Professore della Seconda Università di Napoli nonché consigliere per la Sanità del presidente della Regione Campania. Diversi poi gli interventi in programma: si comincia con Francesco Messina Responsabile dell’UOC Neonatologia e TIN dell’Ospedale Evangelico Villa Betania, poi Francesco Raimondi Presidente regionale della SIN (Società Italiana Neonatologia), Lucio Giordano, Primario Emerito Neonatologia e Luigi Orfeo Resp. UOC Neonatologia e Terapia Intensiva dell’Ospedale Rummo Benevento. Conclusioni affidate al prof. Mario De Curtis Ordinario di Pediatria e Neonatologia dell’Università “La Sapienza” di Roma che terrà una Lectio Magistralis su “Il Futuro della Neonatologia”. Modera Luciano Cirica, Vicepresidente della Fondazione Evangelica Betania.