L’OSPEDALE SOLIDALE: NUOVI SERVIZI E ASSISTENZA GRATUITA AI PIU’ POVERI

Il progetto della Fondazione Evangelica Betania e le attività 2015 saranno presentati a Napoli martedì 3 febbraio alle ore 11.30 presso la Chiesa Evangelica Luterana in via Carlo Poerio 5.

 Con la crisi sono aumentate le persone che non possono curarsi. Per loro e per i tanti immigrati, anche irregolari, così come per donne vittime di violenza, a Napoli c’è un punto di riferimento nell’assistenza sanitaria. È l’Ospedale Solidale, che fa base presso l’Ospedale Evangelico Villa Betania a Ponticelli, ma è a servizio di tutta la Regione. 5 Progetti di assistenza sanitaria gratuita e altre attività di solidarietà sociale, culturale e psicologica che funzionano grazie alla disponibilità di medici, infermieri e operatori sanitari, ma anche volontari, che dopo il lavoro si fermano in ospedale o si recano presso chiese e associazioni per aiutare i più bisognosi.

Fino ad oggi l’Ospedale Solidale ha già erogato migliaia di prestazioni agli immigrati senza permesso di soggiorno, che hanno paura di rivolgersi alle strutture pubbliche; persone di altre fedi che per motivi culturali hanno difficoltà a rapportarsi alle strutture ospedaliere pubbliche; donne che hanno subito violenza, sessuale ma anche fisica o psicologica, e che non sanno a chi rivolgersi; famiglie di bambini prematuri che non possono o non sanno come affrontare questa situazione, grandi obesi che non trovano accoglienza da altre strutture; ma anche tante, tante persone che non hanno neanche i soldi per mangiare.

Abbiamo ulteriormente ampliato l’offerta di servizi dell’Ospedale Solidale sia per rispondere alle crescenti richieste di aiuto, sia per garantire prestazioni di qualità anche a chi non può permettersele – afferma Luciano Cirica, Vice Presidente della Fondazione Evangelica Betaniasolo in questi ultimi mesi sono state effettuate centinaia di  prestazioni”.

L’Ospedale Solidale è un progetto della Fondazione Evangelica Betania nato su base volontaria e dall’esperienza di alcuni servizi di sanità solidale già avviati in ospedale, come il progetto “Prendiamoci cura di lei”, per organizzare e coordinare al meglio le diverse iniziative che la Fondazione, l’Ospedale e/o altre associazioni del territorio, come Emergency, con cui c’è una partnership, possono intraprendere nel campo della “solidarietà” dentro o fuori la nostra struttura, nel quartiere di Ponticelli o in altre realtà napoletane o regionali.

Questo programma di solidarietà sociale è costituito da diversi progetti di assistenza sanitaria gratuita: “Prendiamoci cura di Lei”, per la diagnosi precoce del Carcinoma Cervico-vaginale, rivolto alle donne extracomunitarie senza permesso di soggiorno, che fino ad oggi ha assistito oltre 900 persone; il progetto “Rose Rosa”, promosso dalla Rete delle Donne della Chiesa Evangelica Luterana in Italia (Celi), per aiutare le donne in difficoltà e promuovere e diffondere la cultura della prevenzione attraverso l’educazione sanitaria e sessuale, anche nelle scuole, la comunicazione e l’integrazione, che nel primo anno di attività ha effettuato oltre 300 prestazioni; il progetto “Giovani” per contrastare l’emarginazione giovanile e la dispersione scolastica, attivo presso il Centro Emilio Nitti – Casa mia a Ponticelli, uno dei quartieri più degradati; “SaluteExpo”, organizzato da Lega-Vita e Salute della Chiesa Avventista, finalizzato alla prevenzione della salute; l’assistenza agli extracomunitari delle zone di Castelvolturno (ma anche Ponticelli) in collaborazione con Emergency. E ancora, il sostegno psicologico per le famiglie di bambini prematuri svolte dall’Unità di Terapia Intensiva Neonatale Chiese evangeliche.

“Crediamo che la cultura della prevenzione si diffonda soltanto attraverso un’educazione sanitaria, e anche sessuale, basata su informazioni selezionate, scientificamente corrette ed espresse in modo semplice e chiaro – afferma Cordelia Vitiello, Vice-Presidente del Concistoro della Chiesa Evangelica Luterana in Italia e segretario del Comitato Direttivo dell’Ospedale Evangelico Villa Betania - Alle donne, italiane e non, in condizioni di disagio, forniamo un reale supporto per aiutarle a combattere e superare omertà, difficoltà e vergogna”.